mercoledì 29 dicembre 2010

Le cose che restano...


Ci sono cose che volano...come le parole, come le ore... E ci sono cose che restano... come l'amore, come il dolore...

lunedì 27 dicembre 2010

venerdì 24 dicembre 2010

E' arrivato...


...come ogni anno, è Natale...
Ma quest'anno non è "ogni anno"... quest'anno le luci non brillano... quest'anno la capanna è lontana...
E io l'avevo detto che non ero pronta...

sabato 11 dicembre 2010

Sta arrivando...


Sta arrivando... Sento i tintinnii dei campanellini, sento le zampogne da lontano e i canti dei bambini nelle chiese...
La città si veste a festa e dietro i vetri brillano le luci... Nell'aria l'odore dei camini si appoggia sulle giacche e non se ne va... E il freddo rintana in casa a rispolverare vecchie scatole di addobbi luccicanti...
In fondo alla strada si alza un polverone di stelle che quando si dirada lascia intravedere il Natale che avanza neanche troppo lentamente e che presto arriverà in piazza, nei vicoli, nelle stanze, negli occhi, nei cuori...
Ma, a differenza di tutta questa gente che corre avendo chiara la propria destinazione, io non sono pronta...
Fermatelo, questo Natale, perchè io sono qui, come una massaia che aspetta ospiti a minuti e non ha ancora infornato l'arrosto, sono qui, come una sposa che sta per andare all'altare e deve ancora stirare il suo vestito, sono qui senza addobbi, senza luci e, soprattutto, senza coperta per questo cuore infreddolito...
Fermatelo, ditegli di aspettare, di fare un giro largo prima di arrivare... Dite ai giorni di rallentare perchè ho paura che quando il Natale arriverà non potrò aprirgli la porta, non avrò pulito casa, non avrò addormentato tutte le voci che urlano forte e mi impediscono di sentire solo la sua...
E' solo l'ennesimo Natale della mia vita, ma è il primo nuovo Natale pieno di "senza", vuoto di "con" e io non so se ce la farò a viverlo davvero...

venerdì 3 dicembre 2010

Nozze di diamante


Grazie per la vita che mi avete dato e per l’amore con cui l’avete condita. Grazie per i sacrifici silenziosi che avete fatto per me e per i sorrisi con cui li avete sempre nascosti. Grazie per gli abbracci che il vostro pudore di tempi antichi vi impediva di darmi ma che scaturivano dai vostri occhi ogni volta che si posavano su di me. Grazie per le vostre mani dentro cui milioni di volte si è stretta la mia per camminare con voi incontro alla vita. Grazie per i vostri rimproveri perché mi hanno aiutato a diventare grande e per i vostri incoraggiamenti che mi hanno insegnato a credere in me. Grazie per i vostri consigli che mi sono stati utili quando li ho ascoltati e che ho rimpianto, quando, testardamente, li ho rifiutati. Grazie per la debolezza che è in voi e per la vecchiaia che segna i vostri passi e, mettendo a dura prova ogni mio proposito di pazienza, mi dà solo in parte la misura della tanta pazienza che, invece, voi avete avuto nell'insegnarmi, giorno dopo giorno, a diventare quella che sono. Grazie per esserci ancora, nonostante il passo stanco, lo sguardo appannato e la mente annebbiata dal tempo e grazie per la gioia che provo nel guardarvi sorridere ancora dopo 60 anni.
Auguri, a mia madre e mio padre, con amore infinito!

mercoledì 1 dicembre 2010

Si va...


Si va, cuore al galoppo e volto sereno...
Si va, cuore che trema e passo sicuro...
Si va, stellina timida che ha paura di brillare...
Si va, come al primo giorno di scuola, va una scolara timorosa...
Si va, senza una mano da stringere, ma con stelle tra le dita...
Si va, non c'è paura... non fa male... è solo una pagina nuova, bianca, di questa semplice vita.

martedì 30 novembre 2010

Le corse del cuore...


Stare fermi, quando tutto dentro corre veloce, è qualcosa di molto difficile. Senti forte dentro quella voglia di andare e invece ti siedi e guardi fisso davanti a te, sperando che il futuro ti venga incontro in fretta, diventando presto passato per potertelo buttare dietro le spalle.
Ma ci sono futuri che non arrivano mai e passati che non se ne vogliono andare.
Ci sono paure che pensavi scomparse che riaffiorano nel cuore e lo fanno tremare forte, ci sono ricordi che credevi sopiti che ritornano prepotenti e lacerano la carne.
Ti guardi intorno cercando con lo sguardo quegli occhi conosciuti che entrano nel profondo e che non trovi più, allunghi la mano sicura di trovare un'altra mano grande e calda, ma afferri solo aria, la stessa che ti senti mancare nei polmoni.
E allora corri, corri via, mentre il tuo corpo rimane lì, fermo, a fissare il domani, quel domani che hai temuto e sperato e che ora è qui, bussa piano al tuo portone e aspetta che tu gli apra... e tu lo farai... da sola...

sabato 27 novembre 2010

Vorrei...


Non sono superstiziosa: per me un gatto nero è solo un gatto col pelo scuro, l'olio che cade significa che mi toccherà pulire, il martedì o il venerdì sono soltanto giorni della settimana e scendo dal letto indifferntemente col piede destro o sinistro...
Ma certe volte, come adesso vorrei poter avere un portafortuna: un quadrifoglio, una coccinella, un ferro di cavallo, un cornetto di corallo o anche di plastica e, soprattutto, vorrei poter credere alla sua efficacia.
Forse mi sarebbe utile per capire come mai se piove io metto sempre i piedi in una pozzanghera che sono sicura che prima non c'era, se indosso la mia giacca più pesante che più calda non si può, le nuvole si aprono e spunta il sole accecante e bollente, se lascio andare il cuore ritorna a casa stanco e pieno di lividi...
Vorrei poter ritornare bambina, quando, ingenua, con il mazzo di carte in mano, mi dicevo: se esce una carta di denari dopo dieci carte, vuol dire che oggi è il mio giorno fortunato... La carta non usciva quasi mai, ma il giorno era sempre bellissimo.
Oggi vorrei che una coccinella mi si poggiasse sulle dita, vorrei che camminando in un prato inciampassi in un quadrifoglio, vorrei una carta di denari che mi illuminasse il giorno e, soprattutto, vorrei che questo vuoto senza fondo che è dentro di me si riempisse di pace...

martedì 9 novembre 2010

Handle with care


...Si può mettere una vita in una scatola? Si riesce a chiudere in un pacco una fetta della propria esistenza?...
Si impilano episodi di vita, relazioni, amicizie, esperienze e si sigillano bene col nastro da pacchi per evitare che escano fuori senza che ce ne accorgiamo.
Cataloghiamo i nostri giorni per argomenti e li suddividiamo in scatole uguali eppure diverse, sulle quali facciamo piccoli segni di riconoscimento: la scatola dei sogni infranti accanto a quella delle sciarpe colorate, la scatola delle disillusioni vicina a quella dei libri che ci hanno fatto sognare, e poi la scatola dei sorrisi, quella dei pensieri e, lì in fondo, la scatola dei cocci, di tutti quei bei sogni rotti e diventati cumuli di macerie che vorremmo buttare via, ma che per non si sa quale misterioso motivo, continuiamo a portarci dietro.
Ci sono le scatole infrangibili, quelle che resistono agli urti più forti, che puoi far rotolare giù dalle scale e atterrano integre.
E ci sono quelle con la scritta "fragile" e con la scritta "alto", quelle che non bisogna nè scuotere troppo forte e men che meno capovolgere, perchè il suo contenuto è talmente delicato che basterebbe un niente a polverizzarlo.
Di queste ultime bisogna avere cura, perchè se, per caso o per disattenzione, quando non per distrazione, ti scivolano di mano e cadono a terra, puoi stare certa che sono proprio quelle che contengono la tua cosa più preziosa, quella che pensi stia con te per sempre, quella che credi che niente potrà rovinare e che invece si distrugge come cristallo e diventa polvere lucida.

mercoledì 3 novembre 2010

Anniversari


Sette anni fa, oggi, arrivavo qui con la mia piccola valigia piena di entusiasimo e di voglia di diventare grande... La portavo senza sentirne il peso, in mezzo alla tormenta di neve che mi accoglieva quel giorno... Nuova la vita, nuovo il cuore, non avevo paura e mi tuffavo in ogni nuovo giorno...
Davanti a me avevo l'inverno lungo e freddo del nord, ma dentro c'era una primavera che faceva sbocciare germogli di novità e mi preparava ad una stagione di incontri, di esperienze che sapevo già che mi avrebbero cambiato fin nel profondo...
Adesso che il tempo è passato così lento e così veloce, capisco che quella donna che ero allora è cambiata... Migliorata? Non so... Ancora capace di sognare? Chissà... Di stupirsi? Forse...
La valigia è diventata più grande e mi preparo a portarla da un'altra parte...
E ora che so che non ci sarà l'ottavo anniversario, sento tutta la nostalgia per questa terra che ho imparato ad amare...

martedì 26 ottobre 2010

Male vs Female


Checché ne dicano le femministe più esagitate, non è vero che uomini e donne sono stati prodotti per eseguire i medesimi compiti.
In questi giorni ne ho avuto la prova: avete mai provato a spalare la neve, specialmente se è quella del giorno prima che si è ben assestata e che comincia anche un po’ a ghiacciare? Noi donnine cominciamo di gran lena, della serie “e-che-ci-vuole-a-spostare-un-po’-di-neve?” e, dopo appena un paio di badilate, sentiamo salire un bruciore che parte piano piano dagli avambracci, percorre i bicipiti, attraversa il collo e si irradia giù per tutta la schiena e, quasi contemporaneamente, il cuore comincia a galoppare veloce, quasi come se volesse fuggire da lì, quasi come a dirci: “senti, continua tu, perché io me ne vado…”.
Di fianco a noi c’è il nostro vicino di casa che, nella parentesi di tempo esatto in cui la nostra pala sembra essere diventata di piombo e le braccia di burro, ha già spalato il suo posto e ti dice con aria angelica: “ti do una mano?”. E mentre il nostro orgoglio di femmina urla “noooo”, sentiamo la nostra vocina dire “volentieri, se ti va…”…
E vi è mai capitato di dover scegliere una vernice per legno? …E-che-sarà-mai? Basta andare all’eurobrico, no? Bè, voi non immaginate quanti tipi di vernici esistono: all’acqua, alla cera, flatting, trasparenti, inodori, effetto lucido, effetto opaco, effetto velluto… ma cosa vuol dire poi “effetto velluto” riferito ad una vernice? E mentre siamo lì, con quattro barattoli in precario equilibrio tra le mani, decidendo quale può andare bene per il tavolino del nostro soggiorno, ecco che uno, due, tre, tanti maschietti arrivano e zac… prendono un barattolo, apparentemente a caso, e vanno tutti contenti alla cassa…
Alla fine, mettiamo ancora una volta a tacere l’orgoglio e mormoriamo un timido “scusi…?” diretto al responsabile del reparto vernici-smalti-flatting, che ci guarda con l’aria di chi pensa ecco-la-solita-casalinga-disperata-alle-prese-col-fai-da-te…
No, ragazze mie, uomini e donne non sono uguali…
Nella ricetta dell’uno e dell’altra ci sono ingredienti diversi, spezie differenti, messe apposta per dare come risultato sapori unici, che non possono essere confusi…
Ognuno dei due fa meglio qualcosa, ma, per fortuna, entrambi sono capaci di raccogliere fiori…

lunedì 25 ottobre 2010

Modalità "snow"


Eccheccacchio!!! Già il lunedì è quello che è: sveglia rompi timpani dopo due giorni di risveglio libero, colazione ingozzata di caffelatte perché sennò arrivo tardi al timbratore, ricerca spasmodica delle chiavi dell’ufficio che il venerdì pomeriggio sono state buttate lì da qualche parte…
Poi esci e piove giù il mondo e…l’ombrello? E’ in macchina …e hai anche i capelli puliti! Il tempo di fare neanche un chilometro e la pioggia si mischia alla neve… arrivi in ufficio, dopo quattro minuti, e la neve ha già coperto le strade….
Per tutto il giorno qualcuno lassù in cielo si è divertito a rompere cuscini e buttare giù sulla terra tutti i batuffoli di cotone… solo che quei batuffoli sono freddi e bagnati, coprono strade, auto, tetti, ombrelli e persone…
Il “che bello” della mattina, si trasforma nell’”oddio” del pomeriggio quando si arriva davanti al posto dove hai parcheggiato e ti trovi davanti tante montagne bianche, una delle quali dovrebbe essere la tua..
Un miracolo e un’anima generosa ti riportano a casa, ma lì scopri che i batuffoli bianchi hanno appesantito talmente tanto un albero che questo ha pensato bene di cadere giù trascinando con sé un traliccio dell’energia elettrica, lasciando mezza valle (o tutta intera) senza corrente, senza riscaldamento, senza acqua calda…senza…
Accendi candele, per avere un briciolo di luce e un’illusione di caldo…
Fuori il paesaggio è lunare, dentro potrebbe anche essere romantico… potrebbe…!

mercoledì 20 ottobre 2010

Fuori tempo


A volte ho la netta sensazione di essere fuori tempo, come uno di quegli strumenti musicali che non seguono il suono della banda, come una voce che stride all’interno di un coro…
Rido quando ho voglia di piangere e quando vorrei ridere, mi sorprendo ad asciugare una lacrima che scende piano.
Se il tempo corre in fretta, io cerco di rallentare il mio passo, ma inciampo nello scorrere impercettibile dei minuti, ma veloce dei giorni; e se cerco di accelerare le ore di silenzio, per non sentire il rumore dentro di me, lenti viaggiano gli istanti e diventano eternità.
Ho vissuto anni in velocità, correndo nelle lunghe e statiche parentesi di vita, per catalizzarmi in pochi, meravigliosi angoli di esistenza che avrei voluto fermi, immobili, fissati per sempre nella loro magia e che invece passavano come scie di stelle cadenti che non davano tempo di esprimere desideri.
I miei giorni mi venivano incontro e io, correndo, come contro vento, li scansavo e guardavo verso un traguardo che, anche se mi fermavo, mi passava oltre senza guardarmi.
Ho camminato lungo una strada che all’improvviso ha cambiato direzione, sulla quale vado piano anche se potrei correre e sulla quale corro, laddove dovrei stare attenta a dove metto i piedi.
Forse avrei bisogno di una nuova partitura, forse mi ci vorrebbe uno di quegli strumenti che ridanno il ritmo, a me che ho perso il tempo…

sabato 16 ottobre 2010

Puzzle incompiuto


La prima cosa che fai è la cornice: è facile perchè le tessere hanno un lato dritto... Isoli gli angoli e da lì parti per tirare i lati: all'inizio c'è qualche difficoltà, ma poi i vari pezzi trovano da soli l'incastro giusto e, in men che non si dica, la cornice è fatta...
Provi una sorta di euforia per avere davanti quel quadrato di tessere che in realtà, non contiene ancora niente... Pensi di aver conquistato la verità, ma ne hai soltanto un disegno appena abbozzato...
Poi, man mano che vai avanti, ogni pezzo trova la sua collocazione: ti ricordi un particolare, una frase, uno sguardo e zac... metti un nuovo tassello, e poi un altro e un altro ancora...
E quando sembri convinta che non riuscirai a mettere nessun altro pezzo, che la confezione è sicuramente mancante di qualche tassello, ecco che un nuovo spiraglio si apre e il ricordo doloroso di una bugia ti aiuta a posizionare una nuova tessera...
Ma, dentro di te, già sai che, alla fine, quando penserai di stare per completare il quadro, ti accorgerai che mancherà sempre una tessera e che, per quanto tu la cercherai, non potrai trovarla, semplicemente perchè non è mai stata nelle tue mani...semplicemente perchè non ti è stata neanche mai raccontata...
E, senza quella tessera, il puzzle giacerà sempre lì, in un angolo della tua vita... Senza quella tessera, il puzzle non si completerà...

martedì 12 ottobre 2010

Decidochenonsodecidere


A volte si comincia dalla mattina... cosa metto? Per non sbagliare mi preparo i vestiti dal giorno prima, ma poi, alla mattina, chissà perchè, quello che ho scelto proprio non va e allora si cambia... Sì, perchè oggi ho voglia di bianco, ma forse anche un pò di blu ci sta bene...e se optassi per il beige? E' un non colore, non comporta grosse responsabilità, si confonde con la parete... forse è quello che mi ci vuole...
Esco presto, così mi anticipo sulla spesa... ma poi, perchè?...La spesa posso farla quando esco dall'ufficio... cosa ho da fare?...Così intanto rimango a casa un pò di più che ho da fare... niente, perchè finisco solo per spostare le cose per ingannare il tempo...
In ufficio smaltisco la pila di carte di destra o quella di sinistra?... Però c'è anche quel sospeso lì nel cassetto che è bene che lo prenda in mano... E poi finisco per fare la lista delle cose che devo fare... e non ne faccio neanche una...
Mi ricordo che devo prendere i nastri per il mio ultimo lavoro crocettoso, tanto so già quale prendere! E invece no, perchè quello verde sembra più bello di quello rosa, ma anche il bordeaux non è male... E perchè non fare il fiore colorato, invece che grigio... Eppure fino ad un'ora prima quel grigio mi sembrava così elegante!
E alla fine l'agente immobiliare accetta di fare le modifiche alla mia nuova casa, proprio quelle che gli ho chiesto io! Che bello! ...Però, tutto sommato, è proprio quello che voglio? Questa soluzione è quella che va meglio, o potrebbero essercene delle altre?
E cosa preparo per cena? Cucino o meglio un piatto freddo? E stasera esco o resto a casa? Magari vado da un'amica... No, mi vedo un film, è meglio...
...Oggi decido che non so decidere... E vorrei aver lasciato delle mollichine sulla mia strada per poter tornare indietro, a quando decidere era facile... ma è venuto il vento forte e le mollichine non ci sono più...

domenica 10 ottobre 2010

10/10/10


Oggi è una giornata rotonda, che rotola tra le foglie ingiallite degli alberi, che si gonfia di vento, che palleggia con quei pensieri che raramente arrivano in porta.
Ha un numero speciale questa giornata, di quelli che si ricordano facilmente, in cui sarebbe bello nascere, ri-nascere, sposarsi, iniziare una nuova vita, conoscere un nuovo amico. E' un giorno morbido, senza angoli, pieno di zeri... di cerchi che partono e dopo aver viaggiato, si ricongiungono allo stesso posto e lì si chiudono.
Oggi anche io chiudo un cerchio, fermo il termine che ho dato ad un'idea, sigillo con questi tre "10" il tempo di un sogno che non era infinito, blocco l'orologio che scandiva un'illusione.
Domani ci sarà un "1" a cambiare la sequenza di questo 10/10/10...
Quell'uno sono io, ed è da lì che partirà un nuovo cerchio, una nuova ora, un nuovo tempo...

venerdì 8 ottobre 2010

Grazie


E poi ci sono anche alcune persone semplici, con una pulizia e una gentilezza d'animo che ormai non esiste più, alle quali, con uno sguardo o con un sorriso, abbiamo saputo dare qualcosa di speciale e te le vedi arrivare, timide, curve sotto il peso degli anni, con lo sguardo appannato di emozione, con in mano una piccola piantina di roselline e con un "grazie" sussurrato a fior di labbra,che, in una mattina grigia di nebbia fitta, in un ufficio dal quale scapperesti a gambe levate, sono il dono più bello che tu potessi desiderare.
E' grazie a queste persone che il mondo si trasforma in giardino.

giovedì 7 ottobre 2010

Quandocevò...


Lo so che ci sono le persone stupide che tu dici una cosa e loro ne capiscono un'altra... So che ci sono anche le persone cattive che godono nel vederti star male e che non fanno niente per venirti incontro... E ci sono anche quelle ignoranti che non vedono oltre la loro becera ottusaggine... Per non parlare di quelle menefreghiste a cui non importa che tu ti stia facendo in quattro per cose che non sono neanche tue... E lo so che ce ne sono anche di quelle malvage che ti dicono sempre "no" solo per illudersi che, in questo modo, stanno governando la tua vita...E non ci dimentichiamo delle tante "belle" persone che, mentre ti sorridono, ti pugnalano il cuore...!
Ma quando le incontri tutte insieme nello stesso giorno... e quel giorno non è un giorno normale, ma un giorno che vorresti cancellare, allora diventa naturale sentirsi montare da dentro un grandissimo, rotondo, acuto, intenso, pieno urlo: MA ANDATE A....

mercoledì 6 ottobre 2010

Ricorrenze (4)



C'era tutto... i girasoli e l'allegria... fiori nei vasi e candele accese... attese e batticuore... desiderio d'infinito... certezza di eternità...
Scivolo lenta, come olio che cola... mi trascino verso il niente... riempio il calice per un brindisi che non ci sarà... galleggio in mezzo a schegge di vetro rotto...
C'era già tutto... c'ero anche io e c'eri anche tu... e anche le tante mancate verità...
Festeggi chi non sa... chi sa, si vergogni...

martedì 5 ottobre 2010

Freddo


Sarà perchè ho lasciato l'estate da poche ore... Sarà perchè solo un paio di giorni fa mi perdevo nell'azzurro infinito del mare... Sarà perchè le piume d'oca hanno preso il posto di lenzuola di lino... O forse perchè i miei piedi cercano il tepore di un plaid... Sarà... Ma di certo questo primo freddo si insinua silenzioso fino nel profondo, annuncia il suo arrivo con un tremito leggero, entra senza bussare e senza essere invitato, si appoggia alla mia schiena e da lì non si muove... Si arrampica sui muri, si stende sul pavimento, si sdraia sul divano e mi stringe forte, così forte da entrare dentro di me e, passando vicino al mio cuore, lascia un lungo brivido che arriva alla pelle...

lunedì 27 settembre 2010

Altezze pericolose


Possono dieci centimetri cambiare la visione del mondo? Certo che sì. Specie quando è da molto, troppo tempo che non ti arrampichi a quell'altezza.
E quando sali, anche di poco, d'istinto ti allunghi verso l'alto... la schiena si tira, le spalle si tendono, il collo si porta in sù e quei centimetri diventano chilometri e tu ti senti volare verso il cielo, con una leggerezza che non è mai stata tua.
Bastano pochi centimetri e il mondo laggiù ti sembra così piccolo, così insignificante, specie quel mondo che non si è mai accorto di te, che ti ha voltato le spalle, che non ha capito di quanto volo sei capace, di quanto in alto sai andare.
Muovi un passo e poi un altro e quel muscolo che resta teso per garantirti l'equilibrio ti ricorda che sei donna, a dispetto di chi voleva che tu lo dimenticassi, e che sei bella, perchè, con dieci centimetri di ali ai piedi, sai andare fin sopra le nuvole.

martedì 21 settembre 2010

Notte d'autunno


Un nuovo autunno che arriva, accolto dal cielo terso di questa notte di settembre...una notte che profuma di ricordi neanche tanto lontani... una notte che chiede silenzio... una notte che si rannicchia sotto il primo manto di foglie appena ingiallite... che cerca il tepore di una coperta leggera... che trova il chiarore di uno spicchio di luna... una notte che appoggia la guancia su un cuore che batte...

sabato 18 settembre 2010

...è così...


E' che per quanto tu cerchi di non pensarci... non ce la fai...
E' che per quanto tu ti dica che il tempo aggiusta tutto... non ce la fai...
E' che per quanto tu pensi che sia stato meglio così... non ce la fai...
E' che per quanto tu sorrida fuori... dentro di te non ce la fai...
E' che per quanto tu finga che tutto vada bene...non ce la fai...
E' che per quanto tu voglia dimenticare... non ce la fai
...è che quando è così... come oggi... non ce la fai...

venerdì 17 settembre 2010

Prendiamola con filosofia...


A guardare avanti c'è sempre da guadagnare: si vede bene la strada, si evita di prendere pali, si tiene ben presente l'orizzonte verso il quale stiamo camminando...
Eppure, chissà perchè, ci piace, ogni tanto, voltarci indietro, anche ben sapendo che a guardare indietro ci si fa solo male.
Nel passato abita la nostaglia, non quella del luogo, perchè in ogni luogo si può sempre tornare, ma quella del tempo, nel quale non si può tornare più...
E prendere un treno, e farmi portare in un qualche posto che ho amato, non equivale a tornare al tempo che mi ha fatto amare quel posto... il tempo è fatto di attimi, che un attimo dopo sono persi per sempre...
E allora se nel tempo di oggi piove e in quello di un anno fa splendeva il sole, lasciamo pure che la nostalgia ci pervada, e prendiamola con filosofia ricordandoci che "il passato è legato al ricordo, il presente è prosaico e ateo, il futuro è il regno della poesia, delle attese, delle speranze, delle possibilità e della casualità".

giovedì 16 settembre 2010

Il miracolo della vita


Guardare tanti cuccioli d'uomo appena venuti alla luce è come respirare l'aria fresca del mattino, come bere da una sorgente in un giorno di calura.
Al di quà del vetro c'è il rumore di un universo che corre...al di là invece c'è il silenzio di piccoli fagottini rosa e celesti...
Sono lì, batuffoli di vita profumati di talco, gomitoli di pelle di velluto rosa, fiori nati da pochissimo a colorare il giardino del mondo e a ricordare a tutti noi che fin quando si rinnoverà il miracolo della vita, fin quando ci sarà un bimbo che viene al mondo, varrà sempre la pena di viverla questa vita, così meravigliosamente bella, perchè ogni giorno così teneramente nuova.

mercoledì 15 settembre 2010

100 giorni a Natale...


Fra 100 giorni sarà Natale...
E ci penso con ancora i sandali ai piedi e con i gerani al balcone, con l'ultimo sole del giorno che luccica sul Pajon e con le voci dei bambini che giocano in cortile...
E' lontano Natale, ma così vicino... quest'anno poi così incerto, così diverso... pieno di nuovi "con" e vuoto di tanti "senza"...
E allora perchè non crocettare un alberello a colorare di verde e rosso questo ultimo, luminoso scorcio d'estate?

martedì 14 settembre 2010

Ricorrenze (3)


Ogni giorno, ogni passo, ogni respiro, ogni battito di ciglia è una scelta... una scelta che ci indirizza verso una o un'altra direzione...
E succede un giorno in cui la scelta che fai è quella che ti cuci addosso per la vita… E' quell’abito che indossi e che non togli più… E' la porta che varchi per non tornare più sui tuoi passi… E' la direzione che prendi, a dispetto dei venti e delle correnti contrarie.
Ma se non sei abbastanza forte… se non hai il coraggio della tua idea, se hai varcato una porta e non l'hai chiusa dietro di te, se quell’abito prima lo indossi e poi lo togli, per tornare a indossarlo di nuovo e di nuovo a toglierlo, non potrai mai dire di aver scelto...
E quello che dovrebbe portare gioia, farà piangere qualcuno... quello che dovrebbe renderti fiero di te, ti farà vergognare di esistere...

lunedì 13 settembre 2010

Dolcezze...


Cosa c'è di meglio, in un grigio pomeriggio, in cui la prima neve ha imbiancato le cime del Lagorai, che scaldare casa e cuore accendendo il forno e pasticciando una "torta dei sette vasetti" con l'aggiunta di gocce di cioccolato?
Per ringraziare Daniela della ricetta, le dedico uno dei cuori...
Gli altri sono per me...!!!!
Bella lo è! ...Sarà buona?

venerdì 10 settembre 2010

L'equilibrista


Sono qui sul piccolo piedistallo…davanti a me la corda tesa e lì, in fondo, lontano, perso nell’orizzonte, il traguardo che immagino ci sia…
Faccio un bel respiro profondo, svuoto la mente da ogni ostacolo, mi faccio leggera come non sono e poggio un piede in avanti…
Eccola, la mia vita in equilibrio, percorsa oscillando ora di qua e ora di là, facendo bene attenzione a bilanciare il peso, imparando a camminare con passi lievi, ma decisi, con un tremito nel cuore e il coraggio negli occhi, tenendo lo sguardo fisso davanti a me, perché a girarlo si rischia troppo…
E, un passo dopo l’altro scopro di aver fatto miglia e miglia, io che pensavo che non avrei percorso neanche un metro senza lasciarmi andare.
Bene, ho dimostrato al mondo quello che sono, tutti hanno potuto vedere che posso stare in equilibrio… anche quando la corda oscilla, anche in mezzo alla bufera…
Ora ho voglia di scendere da questa corda … ho voglia di lasciar correre i miei piedi su prati di erba appena tagliata… su spiagge di sabbia calda… ho voglia di sciogliere con i muscoli tutti i nodi che stringono forte dentro di me…
Ma il pubblico pagante vuole il suo show, la corda si tende di più, come ogni mia cellula, e io riprendo la mia camminata in equilibrio…
Sono peso e sono leggerezza… sono meraviglia e sono terrore… sono sicurezza e sono paura… sono tutto e sono niente…

lunedì 6 settembre 2010

Parole come petali...


Parole come petali leggeri che volano via dalle labbra e si posano su distese di erba bagnata. Parole come spine velenose che pungono la pelle e stillano gocce di sangue. Parole come aliti di vento, invisibili e fresche, che danno sollievo nella calura. Parole come ali di farfalla che se le stringi troppo muoiono e non volano più. Parole come queste, scivolate via da un filo e un ago e che, come ago e filo, rammendano lo strappo del cuore.

domenica 5 settembre 2010

Broken heart


...è nella mancanza di cura per le cose più semplici, che si commettono gli errori più grandi...

sabato 4 settembre 2010

Ora...


Ora che sto per partire
non voglio pensare a dove arriverò.
Guardo dritto verso il mare
e dietro l'orizzonte mi nasconderò.
Mi allontano, vado via
calpestando la mia nostalgia.
C'è una strada solo mia da trovare.
Ora che sto per partire
so che devo andare, anche senza te.
Una valigia di paure, un peso nel cuore
e tu, dentro di me.
C'è chi vive, c'è chi muore
senza avere errori da ricordare
chiuso dentro i giorni, non sa piu' uscire.
Ma io voglio navigare,
senza mai sapere dove arriva il mare,
dentro la mia onda che non fa rumore.

martedì 31 agosto 2010

Vento tra gli alberi...


Avete mai ascoltato il rumore del vento tra gli alberi?
E' suono di mille campanellini, di bacchette di bambù che si toccano, di torrentelli di montagna che si rotolano a valle e, in mezzo a quel tenero frastuono, posso immaginare qualsiasi tipo di voce, anche quella che non sento da tempo..
Quella voce che, da sola, scende dall'orecchio fino all'essenza profonda di me, passando per un sentiero sulla pelle e generando quel fremito che serve a sentirmi viva...
Quella voce che è pane, che è ritorno a casa dopo una giornata di lavoro, che è cantilena per il sonno, quando ti accarezza il cuore... Quella voce che è carta vetrata, è mosca insistente in un pomeriggio d'estate, è prigione, è fatica, quando non la vuoi...
Quella voce attraverso la quale si tocca, si sente, si odora, si mangia un amore... Una festa di sensi che appaga cuore e anima...
E quando mi accorgo che quella che ascolto è solo la musica del vento tra gli alberi, sento che il bisogno di mangiare, di mordere, di assaporare una voce muta diventa piano piano dolore...

venerdì 27 agosto 2010

Notizie


A volte arrivano certe notizie...quelle che vorresti che non arrivassero mai, quelle che temi, perchè sai che sono possibili, ma che, nella ingenua illusione di esserne immune, pensi che passino ai margini della tua vita senza intaccarla neanche in parte.
Invece ti piombano addosso come una cascata di acqua gelida e tu rimani lì, infreddolita ed intirizzita, rendendoti conto che non sei diversa dal resto del mondo e che quello che credi non possa mai succederti, ti succede esattamente come agli altri...
E poi ci sono le notizie che speri arrivino presto, quelle per le quali scruti ogni giorno l'orizzonte, come si fa con la cassetta delle lettere, guardandoci dentro più volte...
E quando arrivano e capisci che l'attesa è finita, ti meravigli perchè ti rendi stupidamente conto che trovavi maggiore gioia nell'attesa del loro arrivo che non quando le hai finalmente in mano...
Sono notizie diverse, lontane anni luce le une dalle altre... le prima temute, le seconde desiderate...
Eppure, sia le une che le altre, sono capaci di stravolgere una vita... come se all'improvviso, una folata di vento facesse volare via le tue certezze, come fogli strappati da un libro...
Ma la meraviglia di questa nostra vita è che ogni giorno ci saranno sempre pagine scritte che si voltano e pagine bianche che chiedono di essere riempite...
E la vera unica novità, l'unica vera notizia, è che siamo noi a scriverla ogni giorno, momento per momento, a volte con gocce di inchiostro bagnate di lacrime, a volte con briciole di sorrisi che dagli angoli della bocca cadono sul foglio...

giovedì 26 agosto 2010

Le amiche...


...auguri a Daniela (l'autrice del ricamo del titolo!)...e auguri ad Alessandra... mie amiche che, in modi diversi, mi sopportano e non sanno quanto... che mi ascoltano e non sanno quanto... e a cui voglio bene e non sanno quanto...

domenica 22 agosto 2010

Illusione di luna


Eccola là… è proprio di fronte a me… sta spuntando lenta da dietro la cima del Pajon… così tonda… così grande… così tremendamente irritante nella sua luminosità, si prepara a prendere il posto in un cielo che ancora non ha salutato del tutto il sole…
Tra un po’ diventerà la regina della notte: il cielo si farà buio e la valle si rivestirà d’argento.
Sarà possibile anche spegnere i fari delle macchine perché la strada si distinguerà netta, grazie alla sua luce…
Non servirà nemmeno accendere la luce in camera: basterà tenere aperta la finestra sul tetto per vedere il letto illuminato tanto da distinguere persino i piccoli fiori delle lenzuola…
E continua a salire nel cielo, strafottente anche del piccolo pezzetto che le manca in un angolo: sa che la sua perfezione non è la precisa rotondità, ma la fortuna di splendere stasera in questo cielo senza nuvole, che domani magari il suo cerchio preciso non sarà visibile da qui…
La guardo e mi vengono in mente tutti quegli illusi che pensano che camminare mano nella mano al suo chiaro porti la felicità, che fare l’amore sotto il suo sguardo abbia il sapore di infinito, tutti quelli che si scambiano in sua presenza promesse eterne, che di eterno non hanno neanche un ciclo della sua orbita attorno alla terra…
È , invece, la più grande illusione della natura: un ammasso buio e freddo di polvere e roccia che brilla solo perché illuminata da una stella e lo fa solo per qualche notte prima di tornare nell’oscurità…
Eppure i poeti la esaltano, gli innamorati la guardano estasiati e io sto qui a chiedermi perché stasera brilla così tanto e, se ascolto bene, riesco anche a sentire la sua risatina ironica che si fa beffe di me…
Ridi pure, luna lucente, luna gigante, hai ingannato anche me, hai illuso anche me…

sabato 21 agosto 2010

Ri-cucire il cuore...


Dopo una piccola parentesi semi-autunnale in cui il piumone era volato sul letto e i sandali mestamente ritornati in scarpiera, qui in montagna è ri-scoppiato il caldo, si è ri-acceso il microfono delle cicale, si sono ri-illuminate le stelle e la pelle si è ri-vestita di niente…
E io mi ri-trovo sempre sulla soglia dei miei pensieri, indecisa se entrare o restare fuori, forse attratta dal sottile filo d’aria che filtra tra porta del cuore e la finestra dell’anima e che scivola sulla pelle, l’accarezza e la rinfresca, per poi andare via, sfuggendo tra dita e capelli…
E mi ri-dico le stesse convinzioni e mi ri-propongo gli stessi dubbi e mi ri-vedo andare avanti e tornare indietro sulla strada dei miei discorsi silenziosi, ri-sedendomi e ri-alzandomi da panchine scolorite su cui lascio pagine di quaderno scritte e cancellate…
E vorrei ri-tornare ad una stagione dimenticata della mia vita, quella che aveva il profumo di fiori di campo, il colore dei papaveri e il sapore di fragole e zucchero… vorrei ri-sentire il vento di una corsa in autostrada, ri-gonfiare palloncini colorati da nascondere dietro la schiena per tirarli fuori a sorpresa, ri-attraversare lentamente la città con la mia mano nella mano di un immaginato sogno, ri-tuffarmi nelle braccia forti di un mare di cobalto e ri-provare il male dei sassi sotto i piedi…
Ri-parte l’estate, che non si è mai fermata, che ha solo dimenticato se stessa per un attimo… e ri-partirò io, che, fermatami in questo angolo di strada, forse solo per vedere se il mio sogno ri-passava per di qua, ho capito, invece, che i sogni finiti non ri-nascono, ma che, per fortuna, ce ne sono di nuovi che ri-vivono perché già esistono dentro di me e sono i soli capaci di ri-cucire il cuore...

domenica 15 agosto 2010

Pioggia d'estate


Si vorrebbe sempre che la stagione che si vive corrisponda alla stagione che vive dentro di noi...
Se c'è il sole d'agosto, ci immaginiamo danzare sulla spiaggia al tramonto mentre l'orizzonte si accende di rosso...
E se nevica di gennaio, il nostro cuore si imbacucca nella sciarpa dell'anima e si tiene caldo strofinandosi le braccia...
Se invece piove di marzo, di quella pioggerella allegra che strizza l'occhio al sole, ci piace vederci giocare a nascondino in una grande casa piena di luce e di colore...
Mentre la pioggia di novembre, quella che non è preludio d'estate, invoglia a pomeriggi di latte caldo e sapore di casa e vecchi album di fotografie...
Ma se fuori è estate, se fuori c'è il cuore dell'estate, con il cielo blu cobalto e con il mare che è un tappeto di luccichii e dentro c'è un cuore di nuvole grigie che rabbrividisce di freddo, vuol dire che qualcosa non gira come dovrebbe...
Allora benedetta la pioggia di questo ferragosto, benedetti i tuoni e l'aria fredda che danno ragione alla coperta sotto cui si è raggomitolata la mia anima...

venerdì 13 agosto 2010

Pensieri come pietre


C'è rumore questa sera, rumore di pensieri che rotolano nella mente, come sassi sul selciato.
Pensieri piccoli che, come pietruzze, fanno poca strada e si fermano in mucchietti...generano una canzone che tintinna, una musica ticchettante, come cascata d'acqua cristallina.
Pensieri più pesanti che, come pietre, rotolano un pò di più e un pò più fanno rumore e arrivano diretti fino in fondo alla strada...sono rullo di tamburi, grancassa di parole, banda rumorosa che suona all'alba nelle strade di paese.
E pensieri grandi come macigni, che scendono rovinosamente giù a valle e che non si fermano mai e nella loro corsa trascinano con sè anche pietre e pietruzze, e anche case, cose e cuori, fino a generare una valanga e, come valanga, cambiano il contorno al terreno, creano nuovi sentieri e nuovi avvallamenti dove bisogna ricostruire per ricominciare a vivere....
C'è rumore questa sera...

martedì 10 agosto 2010

Delle stelle cadenti...


Notte di cielo immenso, di velluto blu a cui un sarto impazzito sembra aver fatto milioni di forellini da cui filtra la luce...
Notte di stelle, di stelle che cadono, tuffandosi giù dal precipizio dell'immenso...
Notte di stelle che restano attaccate all'infinito, che temono il vuoto e che si aggrappano al cielo per non cadere...
Notte di certi desideri che salgono a prendere il posto delle stelle e di certi altri che non arrivano neanche a sfiorare la notte...
E io giù col naso in aria a fissare l'immensità e a sentirmi così piccola... Io a tacere per cogliere le grida sottili e silenziose con cui le stelle si lasciano piovere sulla terra, su di me...
E a scoprire che il mio desiderio più grande non è chiedere un desiderio alle stelle, ma diventare stella io stessa...diventare la stella cadente dei miei desideri, la fattrice dei miei sogni...
Capisco adesso che per vivere davvero il mio sogno, è necessario che io non abbia più paura di lasciare l'appiglio, è necessario che io mi lasci cadere giù dal firmamento...
Solo lasciandomi bruciare in volo, come stella cadente, potrò lasciare la mia scia, potrò brillare di più, potrò illuminare il mio sogno...

lunedì 9 agosto 2010

Thank you...

Grazie!
Grazie a Daniela, Azzurra, Eleonora, Claudia ed Annamaria....
Non vi conosco, ma siete le prime persone che hanno commentato i miei post... Le prime "compagne di blog" di quest'avventura che è nata per gioco e che ora sta dando tanta luce alle mie giornate...
Per ringraziarvi vi mostro i risultati delle mie ultime fatiche: gli asciughini da "esportazione"!!!!
Eh già! Questi asciughini sono andati a finire in tre cucine di Long Island,NY!!!!
Così cominceranno a conoscermi anche oltreoceano e chissà che non mi trasferisca ed inizi un'attività crocettosa americana!!!!
Ok, avete ragione... Ora ritorno con i piedi per terra e smetto di sognare!!!
Ma sapete, a volte, se si è molto, ma molto, ma molto molto fortunate, i sogni possono avverarsi!!!!













...semplici, ma d'effetto...non trovate?

La verità...


"(...) È dura questa notte dei sensi, i sensi sono infatti come le finestre da cui entra in noi la luce della conoscenza, di essi non si può fare a meno; ma tramite i sensi l'uomo rischia di legarsi al mondo come luogo in cui appagare le proprie brame senza regole. Questo modo di comportarsi diviene quasi come una seconda natura spesso inconciliabile con la vita di fede.(...)"(Edith Stein)

domenica 8 agosto 2010

Ritorni...


Non credo che la fatica nel salire le scale del ritorno sia dovuta solo al peso dello zaino sulla schiena, della valigia in una mano e delle borse nell'altra... E nemmeno a questa scala stretta che ti permette a stento di girare... E neanche al migliaio di kilometri che abbiamo percorso Dixie ed io...
E' piuttosto una zavorra che sento pesare qui, proprio nel fondo di me e che mi tiene ancora ancora(ta) alla terra, alla mia...
E l'odore di assenza che mi accoglie non mi alleggerisce, nonostante borse e valigia siano posate a terra...
La stella di Natale che aveva superato Pasqua ed attendeva un nuovo Natale non ha retto alla calura e a niente è valso il pieno di acqua prima della partenza... Ora l'unica foglia ancora viva, prima di esalare l'ultimo alito di vita, punta il dito contro di me e mi accusa di abbandono...
Apro il frigo illudendomi che, senza di me, si sia riempito da solo... Vana illusione! Un malinconico pomodoro, dimenticato e rinsecchito, dimostra il mio stesso entusiasmo...
Fuori dalla finestra nuvole e pioggia d'agosto fanno festa per il mio arrivo...
Mi ricordo che questa è l'estate del nord e mi dimentico del pigiama leggero del sud...tiro fuori la trapunta e metto via per quest'anno le notti di cicala e di finestre spalancate...
Spengo le luci e chiudo gli occhi...
Bentornata a casa...