domenica 8 agosto 2010

Ritorni...


Non credo che la fatica nel salire le scale del ritorno sia dovuta solo al peso dello zaino sulla schiena, della valigia in una mano e delle borse nell'altra... E nemmeno a questa scala stretta che ti permette a stento di girare... E neanche al migliaio di kilometri che abbiamo percorso Dixie ed io...
E' piuttosto una zavorra che sento pesare qui, proprio nel fondo di me e che mi tiene ancora ancora(ta) alla terra, alla mia...
E l'odore di assenza che mi accoglie non mi alleggerisce, nonostante borse e valigia siano posate a terra...
La stella di Natale che aveva superato Pasqua ed attendeva un nuovo Natale non ha retto alla calura e a niente è valso il pieno di acqua prima della partenza... Ora l'unica foglia ancora viva, prima di esalare l'ultimo alito di vita, punta il dito contro di me e mi accusa di abbandono...
Apro il frigo illudendomi che, senza di me, si sia riempito da solo... Vana illusione! Un malinconico pomodoro, dimenticato e rinsecchito, dimostra il mio stesso entusiasmo...
Fuori dalla finestra nuvole e pioggia d'agosto fanno festa per il mio arrivo...
Mi ricordo che questa è l'estate del nord e mi dimentico del pigiama leggero del sud...tiro fuori la trapunta e metto via per quest'anno le notti di cicala e di finestre spalancate...
Spengo le luci e chiudo gli occhi...
Bentornata a casa...

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