domenica 10 maggio 2015

Mother


Mamma, preparati: oggi vengo a prenderti. È la tua festa e io voglio portarti fuori. Voglio che tu indossi il tuo vestito più bello, quello a fiori che ti piace tanto; ti pettinerò i capelli come ho sempre fatto e ti metterò il rossetto, anche se tu non vorrai. Andremo a passeggiare, tra i fiori e le farfalle e poi ci fermeremo a mangiare un gelato e ci sporcheremo la bocca di cioccolato e di caffè e tutti ci guarderanno e sorrideranno vedendoci ridere come due bambine. Ti racconterò di come sono diventata grande e di come io ricordi ogni giorno tutte le cose che mi hai insegnato e tu mi dirai che non è vero, che io sono ancora la tua piccola e le cose che hai da insegnarmi sono ancora tante. E poi canteremo, sì, canteremo quella canzone che parla di rose e che tu tanto ami: io inizierò la frase e tu la finirai.  E ci terremo per mano per tutto il giorno e ci abbracceremo e tu mi accarezzerai mettendomi a posto i capelli e mi sorriderai e i tuoi occhi azzurri mi avvolgeranno. Aspetteremo che il sole tramonti e torneremo a casa, stanche e felici. Allora ti aiuterò a mettere la camicia da notte profumata di lavanda e ti sistemerò il cuscino perché il tuo riposo sia tranquillo, ti darò un bacio lieve sulla fronte e spegnerò la luce sul comodino…
Ecco, mamma, ora che ti sei addormentata e che non mi puoi sentire, posso finalmente dire che niente di tutto ciò succederà, ma sono dannatamente sicura che quel bacio lieve che ti ho posato sulla fronte tu lo hai sentito per davvero, anche dal fondo del mondo silenzioso in cui vivi adesso e so che da lì continuerai ad amarmi e a sentire forte quanto io ti ami. 

domenica 1 marzo 2015

Quando lunedì è di domenica....



Chissà perché gli inizi sono sempre di lunedì. Di lunedì iniziamo un nuovo lavoro, di lunedì mettiamo mani a quel ricamo che ci aspetta di tempo, lunedì sistemiamo quel cassetto che dentro c’è più di quel che ci ricordiamo, di lunedì iniziamo la dieta…
Ebbene, questo marzo che inizia di domenica, che già porta con sé un annuncio di primavera insieme al suo cielo con sprazzi di sereno e al suo leggero tepore, è come un nuovo lunedì, come la prima pagina di un nuovo quaderno, bianca, liscia, pronta a raccogliere i pensieri, le note, gli elenchi della spesa, i buoni propositi.
E per chi si sente attaccata ancora ad un inverno interminabile, per chi di quell’inverno porta il segno, un mese nuovo che inizia di domenica, che prelude alla primavera, porta promesse che non è possibile ignorare.
Viene a dirci che magari è arrivato il momento in cui si possono togliere gli strati di coperte, di maglioni pesanti, di pensieri di lana, che tengono al caldo, ma che anche nascondono. Viene a dirci che si nasconde chi ha paura, chi si vergogna, chi non ha coraggio. È vero, io ho paura e sento che il coraggio mi viene meno, ma so anche che qui dentro, da qualche parte c’è una me che non merita di stare nascosta, che ha tanto da dare e tanto da pretendere, che non può farsi mettere in un angolo da un mondo che esiste solo nella sua mente.

Grazie, marzo che inizi di domenica. Grazie, sole che porti un tuo raggio ad illuminare, da uno spigolo di finestra, gli angoli bui dove si è accumulata la polvere. Grazie, cuore impavido che batti nel mio petto e che per fortuna, mi scuoti e mi risvegli e mi ricordi chi sono.

sabato 24 gennaio 2015

Tu non cogli le sfumature...



Caro blog, che dirti? Dopo mesi e mesi di silenzio, ritorno a te semplicemente per comunicarti che …sì… alla fine mi sono lasciata sedurre anche io da Mr. Grey e mi sono ritrovata con questo libro tra  le mani. All’inizio diffidente, poi incuriosita, poi, man mano che, pagina dopo pagina, questo inverosimile esemplare di uomo fatto di ricchezza, bellezza, sensualità e perversione si svelava, affascinata e, infine, letteralmente rapita da lui, tanto da sorseggiare il té col libro in mano (e per fortuna è un e-book), cucinare col libro in mano, passare l’aspirapolvere col libro in mano e dormire col libro addosso!
Eh sì, a noi donne succede così: le cose (quindi anche i libri) e le persone torbide, ci affascinano nel profondo e ci fanno precipitare in un vortice di assuefazione che ci incatena (vedi fascette di Mr Grey!), ci immobilizza (vedi collezione di cinghie di Mr Grey!), e ci costringe a fare cose che mai avremmo pensato di fare nella nostra vita (vedi Stanza Rossa di Mr Grey!) come leggere (divorare, meglio!) un libro simil-erotico e, diciamocelo, senza alcuna pretesa letteraria, come “50 sfumature di grigio” o, peggio, (e succede molto più spesso) lasciarci abbagliare da uomini che, purtroppo, sono esattamente uguali a  Mr Grey, ma, a differenza di lui, non hanno l’onestà di dirlo all’inizio e, meglio ancora, di far firmare un contratto con il quale accetti, tuo malgrado e oserei dire, anche volentieri, di annullare te stessa.
Ma tant’è, in fondo ci piace essere un po’ (ma solo un po’!) tutte Sottomesse, almeno fino a che lasciamo credere al Dominatore di averci in pugno e di poter disporre dei nostri sentimenti a suo piacere.
Poi, per nostra fortuna, arriva il giorno in cui le cinghie si spezzano, le bende cadono dagli occhi e ci si riappropria, con tempo e fatica, della propria dignità.
Capito, caro il mio blog? Quindi, lasciamoci pure andare a queste cinquanta sfumature di languore, sogniamo pure questo fantomatico Mr. Grey che sotto sotto, ci piace un sacco, sarà per l’aereo privato, per la montagna di soldi che ha, per il superattico con vista panoramica, ma soprattutto, perché a modo suo, è un gran romanticone!