lunedì 3 gennaio 2011

Les jeux sont fait...


Tredici è un numero fortunato o un numero sfortunato? Per chi non è superstizioso, come me, è solo un numero come gli altri.
Succede, a volte, però che numeri normali, solo perchè accadono in determinati giorni, diventano numeri particolari, che riportano alla mente episodi passati, ma ancora troppo vivi, troppo presenti...
Una strada innevata di montagna, il suono di una campana, il freddo della pietra e il calore tiepido di un camino, la luce fioca di una candela e il bagliore accecante di un sentimento coraggioso e spaventato che chiedeva strada e vita...
E gallerie buie di roccia, due mani che si stringono, occhi che si incontrano e storia che si racconta...
Si torna nel tempo, tredici lunghi passi indietro, ed è tutto ancora lì... basta annusare l'aria... tuffare il cuore nel cuscino del passato... sfiorare con la mano una scala ruvida di legno e morbida di vento, che porta all'eternità...
Ho fatto il mio gioco, la posta alta, il rischio di più...
La ruota ha girato in un verso, la pallina nell'altro... un rimbalzo... un altro... e un altro ancora... poi si è fermata... il fiato sospeso, di giocatore che sa di aver puntato tutto, troppo...
... il banco vince... e insieme alle fiches raccoglie pezzetti di me...
...le jeux sont fait, rien ne va plus...

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