domenica 2 gennaio 2011

2011 e un giorno


Addio, anno delle “ultime cose”, come l’ultima caramella del pacchetto, come l’ultima goccia di acqua nella borraccia, l’ultima nota della canzone che ami, l’ultimo viaggio, l’ultimo bacio, l’ultimo sorriso, l’ultima inutile promessa…
Addio, anno degli equilibri infranti, degli sguardi umidi lasciati cadere sul passato prima di chiudere la porta…
Addio, anno che hai depositato ricordi uno sull’altro senza darmi il tempo di metterli via in ordine e che ora continuo a spostare da uno scaffale all’altro della mia anima…
Addio, anno crudele che hai cambiato stagioni lasciandomi per sempre in una primavera mai sbocciata, in cui c’è sempre bisogno di un golfino per difenderti dal freddo del cuore…
Chiudo la porta e appendo al muro il calendario nuovo… nuovi giorni, tutti bianchi, tutti da scrivere…
Mi siedo per fare l’elenco delle cose con cui riempire questi nuovi giorni e mi rendo conto che i miei sono desideri troppo difficili da realizzare…
Vorrei sorridere ogni giorno e so che non lo farò, vorrei che ci fosse sempre il sole e so che non sarà così, vorrei quello che ho perso e tempo per andare a ritrovarlo e vorrei saper perdere quello che mi fa stare male, vorrei risposte alle mie domande e so che non ci saranno…
Vorrei che il velo cadesse via dagli occhi di mia madre e di mio padre e ritornassero a correre nel prato tenendomi per le mani e facendomi volare in alto, vorrei che il loro passo fosse sicuro perché adesso è così incerto il mio…
Vorrei che chi mi ha raccontato l’amore ne imparasse a conoscere il significato, vorrei che chi mi ha sorriso capisse quanto quel sorriso ha tagliato, strappato, ferito, vorrei che chi predica il bene sapesse anche farlo…
Vorrei saper vivere ogni istante di questa vita così bella e così preziosa e vorrei non importarmene di chi non se ne importa di me ma, per poterlo fare, dovrei non essere più io, dovrei sostituirmi con un’altra… ma il calendario si cambia, al calendario si volta il foglio… il cuore no, al cuore no…

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