sabato 2 giugno 2012

Come girandola nel vento


Non è da tutti reinventarsi, caricare per l’ennesima volta l’auto di pacchi e il cuore di entusiasmo, prendere in mano una penna e ricominciare a scrivere una pagina di vita che è ancora tutta bianca, non è da tutti mettere in archivio giorni, settimane, mesi di peso insostenibile, dimenticarli… cancellarli no, perché ricordare bisogna il dolore della carne strappata, per poi non soffrirne più… ma eliminarli, sì, si deve, come si fa con un’impronta d’unto su un vetro pulito che, dopo, splende molto di più… Non è da tutti trovare nel profondo di sè, il coraggio necessario per pretendere di essere felici, specialmente quando questo coraggio costa fatica, e sensi di colpa, e tentazione di lasciare tutto com’è, che così tutti sono contenti …tranne me… Non è da tutti, lo so… ma evidentemente è da me… e se oggi sento questa fierezza nel cuore, deve essere così… se sento che me la posso tirare anche un po’, come se la tirano quelle attrici che hanno gambe lunghe, vestiti corti e migliaia di dollari di tristezza in tasca, è perché ho trovato il coraggio per tuffarmi e prendere al volo la mano tesa della mia esistenza che stava andando in balìa della corrente, l’ho riportata prepotentemente a riva, l’ho avvolta in una coperta calda e l’ho convinta… mi sono convinta … che se il destino ti offre una nuova opportunità, è da folli non coglierla… E così, anche se ho gambe corte e pochi spiccioli in mano, allargo le braccia al mondo, mi sveglio prima del sole o vorrei tirarlo giù dal letto, canto insieme alla radio fregandomene di stonare, svuoto pacchi e riempio mobili senza stancarmi, non vedo l’ora di cucire le tende per questa finestra che mi affaccia sul panorama dei miei sogni, appendo quadri e li sposto tra di loro ridendo della mia allegra indecisione, esco in ciabatte per comprarmi una pizza e la mangio a gambe incrociate su un divano che è improponibile, ma che amo già… E non sono felice solo perché ho di nuovo una casa a cui dare la mia forma, il mio colore e il mio profumo, non sono felice solo perché il mio telefono squilla di continuo portandomi vecchie voci di amici che mi suonano sorprendentemente nuove, sono felice perché finalmente ho fatto pace con me, mi sono perdonata perché sbagliare si può, e rimediare anche… Sono felice per questo cuore che mi batte nel petto, un cuore che non si aspetta niente, che ha capito che quando niente aspetti, allora tutto arriva; questo cuore che stava diventando come una pianta a cui non si dà acqua da troppo tempo e che ora invece, somiglia pari pari a una di quelle girandole colorate che, nelle piante, il vento fa girare…

Nessun commento:

Posta un commento