martedì 12 luglio 2011

Caldo


Va bene che d'estate bisogna che faccia caldo... Va bene che ci avevano anche avvertito... Va bene che dopo tanti anni passati fra le montagne avevo dimenticato quanto può essere crudele l'afa del sud... Va bene che su trecentosessantacinque giorni se ne possono sopportare una ventina o poco più con temperature tropicali...
Va bene che siamo in luglio e quindi nel cuore della stagione estiva...
Ma non va affatto bene questa sensazione di liquefazione dei pensieri... Non va bene per niente che alle undici di sera si sia ancora sopra i trenta gradi e sopra il novantapercento di umidità... Non va bene che appena si esce dalla doccia si ricomincia a sudare come dopo aver corso la maratona... Non va bene neanche la sensazione di avere il cemento armato nelle gambe...
Insomma fa caldo, con tutti gli annessi e connessi... Di quel caldo che ti paralizza idee e iniziative, che ti scioglie la voglia di fare come se fosse un cubetto di ghiaccio messo in forno, che ti fa solo pensare a sorsi e vasche piene di acqua ghiacciata...
E se un'irriducibile della canottiera-sempre-anche-d'estate come me si è decisa a lasciare l'inseparabile indumento nel cassetto, significa che è proprio un'estate da bollino rosso...
Della serie: dove non potè l'amore, potè la bolla africana...
Chi vuol intendere...

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