mercoledì 6 aprile 2011

Vuoto a perdere



Mi ricordo quando, da piccolina, la mia mamma mi mandava al negozio di alimentari con la lista della spesa in una mano e le monete nell'altra.
Ero tutta emozionata perché facevo una cosa “da grande”… Tra le cose che dovevo prendere, c’era spesso una bottiglia di latte, di quelle che il negoziante mi diceva ricordati-che-devi-riportare-la-bottiglia…
Non ne conoscevo ancora il significato, ma quella era una bottiglia vuoto-a-rendere, che bisognava stare attenti a non romperla perché se non la riportavi te la facevano pagare la bellezza di 50 lire…
Un po’ dopo, io già più grande, si cominciò a parlare di vuoto-a-perdere… e cioè che non si doveva più riportare la bottiglia indietro…
Il “vuoto a perdere”, lo dice anche la parola, si può anche perdere, si può rompere, si può dimenticare in cantina, tanto nessuno lo chiederà mai di ritorno.
E allora succede un giorno, in cui cominci a sentirti anche tu un po’ “vuoto a perdere”: vali fino a che contieni qualcosa, qualcosa a cui qualcuno può attingere, e poi non servi più, perché c’è già, da qualche parte, una bottiglia nuova, piena, pronta per essere usata.
Così, come dice la canzone, piano piano diventi “altro da te stessa”... certo, continui a “girare ancora per strada”, continui “a fare la spesa”, ma non ti fermi a cercare “qualche cosa di più”, perché qualsiasi cosa tu trovi, poi ti “tocca di pagarla”, e pagarla cara.
Fossi stata un’altra, fossi stata più attenta - come quando da bambina, portavo la bottiglia del latte senza farla cadere - avrei potuto dosarmi a piccoli sorsi, senza svuotarmi troppo in fretta…
Fosse stato un altro tempo, fosse stato il tempo dei vuoti-a-rendere, quanto meno, prima di essere buttata via, avrei potuto recuperare le 50 lire di cauzione…

"...sono altro da me stessa, sono un vuoto a perdere... sono diventata questa, senza neanche accorgermene..."

1 commento:

  1. intenso questo post...grazie per questa condivisione.
    E poi, sto amando molto questa canzone. Infatti...sono nel periodo "la mia cellulite e le mie nuove consapevolezze"... bella questa canzone...il tempo passa in fretta...
    A presto.

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