Chissà perché gli inizi sono sempre di lunedì. Di lunedì
iniziamo un nuovo lavoro, di lunedì mettiamo mani a quel ricamo che ci aspetta
di tempo, lunedì sistemiamo quel cassetto che dentro c’è più di quel che ci
ricordiamo, di lunedì iniziamo la dieta…
Ebbene, questo marzo che inizia di domenica, che già porta
con sé un annuncio di primavera insieme al suo cielo con sprazzi di sereno e al
suo leggero tepore, è come un nuovo lunedì, come la prima pagina di un nuovo
quaderno, bianca, liscia, pronta a raccogliere i pensieri, le note, gli elenchi
della spesa, i buoni propositi.
E per chi si sente attaccata ancora ad un inverno
interminabile, per chi di quell’inverno porta il segno, un mese nuovo che
inizia di domenica, che prelude alla primavera, porta promesse che non è possibile ignorare.
Viene a dirci che magari è arrivato il momento in cui si
possono togliere gli strati di coperte, di maglioni pesanti, di pensieri di
lana, che tengono al caldo, ma che anche nascondono. Viene a dirci che si
nasconde chi ha paura, chi si vergogna, chi non ha coraggio. È vero, io ho
paura e sento che il coraggio mi viene meno, ma so anche che qui dentro, da
qualche parte c’è una me che non merita di stare nascosta, che ha tanto da dare
e tanto da pretendere, che non può farsi mettere in un angolo da un mondo che
esiste solo nella sua mente.
Grazie, marzo che inizi di domenica. Grazie, sole che porti
un tuo raggio ad illuminare, da uno spigolo di finestra, gli angoli bui dove si
è accumulata la polvere. Grazie, cuore impavido che batti nel mio petto e che
per fortuna, mi scuoti e mi risvegli e mi ricordi chi sono.