domenica 27 novembre 2011

Avvento


Si ricomincia un altro anno, in compagnia di Marco... Ancora Marco... Pensavo di non poter sopravvivere un giorno, invece sono sopravvissuta fino a qui, trascinandomi dietro un'anima lacerata che ancora cambia le bende alle sue ferite...
La salita è dura, pesante, con strappi che sembrano impossibili da superare, eppure se ogni giorno questa vita mi costringe ad alzarmi dal letto ed a vivere una nuova giornata di assenza, posso riuscire a superare anche le salite più ardue...
E poco importa se questo "cammino verso..." che inizia oggi, ha per me sempre la stessa destinazione: una pace che non ho più, una gioia che è smarrita, un sorriso che non si riaccende, nonostante gli sforzi...
E' stato come aver vissuto lunghi anni su uno di quei pullman turistici panoramici, dalla cima dei quali puoi vedere tutte le bellezze di un determinato posto... Ecco, io dalla cima di quel pullman ho visto tantissime cose belle, peccato che il mio sguardo si manteneva sempre alto, perchè se solo si fosse abbassato un pò, avrei potuto notare anche le cose brutte che il posto che stavo vivendo nascondeva... E poi un bel giorno quel pullman si è fermato e io ho dovuto scendere e, nello scendere, non ho potuto fare a meno di mettere i piedi nel fango, ed è stato allora che il cuore mi è scivolato dal petto ed è rotolato via da me...
Il mio cammino d'Avvento è seguire il percorso di quel cuore che continua a scappare da tutto il male che ha incontrato e che ha paura di tornare indietro e riprendere il suo posto...
Chissà se lo raggiungerò mai, chissà se riuscirò a convincerlo che ci sono ancora tante cose belle da vedere, ci sono nuovi pullman su cui salire, ci sono altri sorrisi da sorridere...
Intanto è di nuovo novembre, è di nuovo Avvento, è di nuovo Marco... il vangelo di Marco...

mercoledì 16 novembre 2011

La mancata perfezione

In principio fu il "Mulino Bianco" e poi, passando da svariate altre favole, si arrivò, ai giorni nostri, allo spot "Thun"....
Tutto per propinarci sempre e solo improbabili famiglie perfette, che vivono in fiabesche ed impossibili case perfette, con perfette tavole imbandite, con perfetti caminetti che scoppiettano...
E pure con, manco a dirlo, mogli perfette (magari incinte), mariti perfetti ( di quelli che non tradiscono mai), bambini (sempre due: un maschio ed una femmina) perfetti e, come se non bastasse, anche nonni, naturalmente perfetti!
E le storie, poi? Anch'esse perfette: il negozio addobbato per le feste, il negoziante che ti fa perfino un regalo (ma dove? quando?) e, come ciliegina sulla torta, dentro l'albero di Natale e fuori i fiocchi di neve...
Ma la vita al di qua del televisore e tutta un'altra cosa: il camino non scoppietta, le candele non lucciano, i nonni sono diventati bambini capricciosi e l'amore si è infranto, come fragile vetro, davanti alla realtà...