martedì 31 agosto 2010

Vento tra gli alberi...


Avete mai ascoltato il rumore del vento tra gli alberi?
E' suono di mille campanellini, di bacchette di bambù che si toccano, di torrentelli di montagna che si rotolano a valle e, in mezzo a quel tenero frastuono, posso immaginare qualsiasi tipo di voce, anche quella che non sento da tempo..
Quella voce che, da sola, scende dall'orecchio fino all'essenza profonda di me, passando per un sentiero sulla pelle e generando quel fremito che serve a sentirmi viva...
Quella voce che è pane, che è ritorno a casa dopo una giornata di lavoro, che è cantilena per il sonno, quando ti accarezza il cuore... Quella voce che è carta vetrata, è mosca insistente in un pomeriggio d'estate, è prigione, è fatica, quando non la vuoi...
Quella voce attraverso la quale si tocca, si sente, si odora, si mangia un amore... Una festa di sensi che appaga cuore e anima...
E quando mi accorgo che quella che ascolto è solo la musica del vento tra gli alberi, sento che il bisogno di mangiare, di mordere, di assaporare una voce muta diventa piano piano dolore...

venerdì 27 agosto 2010

Notizie


A volte arrivano certe notizie...quelle che vorresti che non arrivassero mai, quelle che temi, perchè sai che sono possibili, ma che, nella ingenua illusione di esserne immune, pensi che passino ai margini della tua vita senza intaccarla neanche in parte.
Invece ti piombano addosso come una cascata di acqua gelida e tu rimani lì, infreddolita ed intirizzita, rendendoti conto che non sei diversa dal resto del mondo e che quello che credi non possa mai succederti, ti succede esattamente come agli altri...
E poi ci sono le notizie che speri arrivino presto, quelle per le quali scruti ogni giorno l'orizzonte, come si fa con la cassetta delle lettere, guardandoci dentro più volte...
E quando arrivano e capisci che l'attesa è finita, ti meravigli perchè ti rendi stupidamente conto che trovavi maggiore gioia nell'attesa del loro arrivo che non quando le hai finalmente in mano...
Sono notizie diverse, lontane anni luce le une dalle altre... le prima temute, le seconde desiderate...
Eppure, sia le une che le altre, sono capaci di stravolgere una vita... come se all'improvviso, una folata di vento facesse volare via le tue certezze, come fogli strappati da un libro...
Ma la meraviglia di questa nostra vita è che ogni giorno ci saranno sempre pagine scritte che si voltano e pagine bianche che chiedono di essere riempite...
E la vera unica novità, l'unica vera notizia, è che siamo noi a scriverla ogni giorno, momento per momento, a volte con gocce di inchiostro bagnate di lacrime, a volte con briciole di sorrisi che dagli angoli della bocca cadono sul foglio...

giovedì 26 agosto 2010

Le amiche...


...auguri a Daniela (l'autrice del ricamo del titolo!)...e auguri ad Alessandra... mie amiche che, in modi diversi, mi sopportano e non sanno quanto... che mi ascoltano e non sanno quanto... e a cui voglio bene e non sanno quanto...

domenica 22 agosto 2010

Illusione di luna


Eccola là… è proprio di fronte a me… sta spuntando lenta da dietro la cima del Pajon… così tonda… così grande… così tremendamente irritante nella sua luminosità, si prepara a prendere il posto in un cielo che ancora non ha salutato del tutto il sole…
Tra un po’ diventerà la regina della notte: il cielo si farà buio e la valle si rivestirà d’argento.
Sarà possibile anche spegnere i fari delle macchine perché la strada si distinguerà netta, grazie alla sua luce…
Non servirà nemmeno accendere la luce in camera: basterà tenere aperta la finestra sul tetto per vedere il letto illuminato tanto da distinguere persino i piccoli fiori delle lenzuola…
E continua a salire nel cielo, strafottente anche del piccolo pezzetto che le manca in un angolo: sa che la sua perfezione non è la precisa rotondità, ma la fortuna di splendere stasera in questo cielo senza nuvole, che domani magari il suo cerchio preciso non sarà visibile da qui…
La guardo e mi vengono in mente tutti quegli illusi che pensano che camminare mano nella mano al suo chiaro porti la felicità, che fare l’amore sotto il suo sguardo abbia il sapore di infinito, tutti quelli che si scambiano in sua presenza promesse eterne, che di eterno non hanno neanche un ciclo della sua orbita attorno alla terra…
È , invece, la più grande illusione della natura: un ammasso buio e freddo di polvere e roccia che brilla solo perché illuminata da una stella e lo fa solo per qualche notte prima di tornare nell’oscurità…
Eppure i poeti la esaltano, gli innamorati la guardano estasiati e io sto qui a chiedermi perché stasera brilla così tanto e, se ascolto bene, riesco anche a sentire la sua risatina ironica che si fa beffe di me…
Ridi pure, luna lucente, luna gigante, hai ingannato anche me, hai illuso anche me…

sabato 21 agosto 2010

Ri-cucire il cuore...


Dopo una piccola parentesi semi-autunnale in cui il piumone era volato sul letto e i sandali mestamente ritornati in scarpiera, qui in montagna è ri-scoppiato il caldo, si è ri-acceso il microfono delle cicale, si sono ri-illuminate le stelle e la pelle si è ri-vestita di niente…
E io mi ri-trovo sempre sulla soglia dei miei pensieri, indecisa se entrare o restare fuori, forse attratta dal sottile filo d’aria che filtra tra porta del cuore e la finestra dell’anima e che scivola sulla pelle, l’accarezza e la rinfresca, per poi andare via, sfuggendo tra dita e capelli…
E mi ri-dico le stesse convinzioni e mi ri-propongo gli stessi dubbi e mi ri-vedo andare avanti e tornare indietro sulla strada dei miei discorsi silenziosi, ri-sedendomi e ri-alzandomi da panchine scolorite su cui lascio pagine di quaderno scritte e cancellate…
E vorrei ri-tornare ad una stagione dimenticata della mia vita, quella che aveva il profumo di fiori di campo, il colore dei papaveri e il sapore di fragole e zucchero… vorrei ri-sentire il vento di una corsa in autostrada, ri-gonfiare palloncini colorati da nascondere dietro la schiena per tirarli fuori a sorpresa, ri-attraversare lentamente la città con la mia mano nella mano di un immaginato sogno, ri-tuffarmi nelle braccia forti di un mare di cobalto e ri-provare il male dei sassi sotto i piedi…
Ri-parte l’estate, che non si è mai fermata, che ha solo dimenticato se stessa per un attimo… e ri-partirò io, che, fermatami in questo angolo di strada, forse solo per vedere se il mio sogno ri-passava per di qua, ho capito, invece, che i sogni finiti non ri-nascono, ma che, per fortuna, ce ne sono di nuovi che ri-vivono perché già esistono dentro di me e sono i soli capaci di ri-cucire il cuore...

domenica 15 agosto 2010

Pioggia d'estate


Si vorrebbe sempre che la stagione che si vive corrisponda alla stagione che vive dentro di noi...
Se c'è il sole d'agosto, ci immaginiamo danzare sulla spiaggia al tramonto mentre l'orizzonte si accende di rosso...
E se nevica di gennaio, il nostro cuore si imbacucca nella sciarpa dell'anima e si tiene caldo strofinandosi le braccia...
Se invece piove di marzo, di quella pioggerella allegra che strizza l'occhio al sole, ci piace vederci giocare a nascondino in una grande casa piena di luce e di colore...
Mentre la pioggia di novembre, quella che non è preludio d'estate, invoglia a pomeriggi di latte caldo e sapore di casa e vecchi album di fotografie...
Ma se fuori è estate, se fuori c'è il cuore dell'estate, con il cielo blu cobalto e con il mare che è un tappeto di luccichii e dentro c'è un cuore di nuvole grigie che rabbrividisce di freddo, vuol dire che qualcosa non gira come dovrebbe...
Allora benedetta la pioggia di questo ferragosto, benedetti i tuoni e l'aria fredda che danno ragione alla coperta sotto cui si è raggomitolata la mia anima...

venerdì 13 agosto 2010

Pensieri come pietre


C'è rumore questa sera, rumore di pensieri che rotolano nella mente, come sassi sul selciato.
Pensieri piccoli che, come pietruzze, fanno poca strada e si fermano in mucchietti...generano una canzone che tintinna, una musica ticchettante, come cascata d'acqua cristallina.
Pensieri più pesanti che, come pietre, rotolano un pò di più e un pò più fanno rumore e arrivano diretti fino in fondo alla strada...sono rullo di tamburi, grancassa di parole, banda rumorosa che suona all'alba nelle strade di paese.
E pensieri grandi come macigni, che scendono rovinosamente giù a valle e che non si fermano mai e nella loro corsa trascinano con sè anche pietre e pietruzze, e anche case, cose e cuori, fino a generare una valanga e, come valanga, cambiano il contorno al terreno, creano nuovi sentieri e nuovi avvallamenti dove bisogna ricostruire per ricominciare a vivere....
C'è rumore questa sera...

martedì 10 agosto 2010

Delle stelle cadenti...


Notte di cielo immenso, di velluto blu a cui un sarto impazzito sembra aver fatto milioni di forellini da cui filtra la luce...
Notte di stelle, di stelle che cadono, tuffandosi giù dal precipizio dell'immenso...
Notte di stelle che restano attaccate all'infinito, che temono il vuoto e che si aggrappano al cielo per non cadere...
Notte di certi desideri che salgono a prendere il posto delle stelle e di certi altri che non arrivano neanche a sfiorare la notte...
E io giù col naso in aria a fissare l'immensità e a sentirmi così piccola... Io a tacere per cogliere le grida sottili e silenziose con cui le stelle si lasciano piovere sulla terra, su di me...
E a scoprire che il mio desiderio più grande non è chiedere un desiderio alle stelle, ma diventare stella io stessa...diventare la stella cadente dei miei desideri, la fattrice dei miei sogni...
Capisco adesso che per vivere davvero il mio sogno, è necessario che io non abbia più paura di lasciare l'appiglio, è necessario che io mi lasci cadere giù dal firmamento...
Solo lasciandomi bruciare in volo, come stella cadente, potrò lasciare la mia scia, potrò brillare di più, potrò illuminare il mio sogno...

lunedì 9 agosto 2010

Thank you...

Grazie!
Grazie a Daniela, Azzurra, Eleonora, Claudia ed Annamaria....
Non vi conosco, ma siete le prime persone che hanno commentato i miei post... Le prime "compagne di blog" di quest'avventura che è nata per gioco e che ora sta dando tanta luce alle mie giornate...
Per ringraziarvi vi mostro i risultati delle mie ultime fatiche: gli asciughini da "esportazione"!!!!
Eh già! Questi asciughini sono andati a finire in tre cucine di Long Island,NY!!!!
Così cominceranno a conoscermi anche oltreoceano e chissà che non mi trasferisca ed inizi un'attività crocettosa americana!!!!
Ok, avete ragione... Ora ritorno con i piedi per terra e smetto di sognare!!!
Ma sapete, a volte, se si è molto, ma molto, ma molto molto fortunate, i sogni possono avverarsi!!!!













...semplici, ma d'effetto...non trovate?

La verità...


"(...) È dura questa notte dei sensi, i sensi sono infatti come le finestre da cui entra in noi la luce della conoscenza, di essi non si può fare a meno; ma tramite i sensi l'uomo rischia di legarsi al mondo come luogo in cui appagare le proprie brame senza regole. Questo modo di comportarsi diviene quasi come una seconda natura spesso inconciliabile con la vita di fede.(...)"(Edith Stein)

domenica 8 agosto 2010

Ritorni...


Non credo che la fatica nel salire le scale del ritorno sia dovuta solo al peso dello zaino sulla schiena, della valigia in una mano e delle borse nell'altra... E nemmeno a questa scala stretta che ti permette a stento di girare... E neanche al migliaio di kilometri che abbiamo percorso Dixie ed io...
E' piuttosto una zavorra che sento pesare qui, proprio nel fondo di me e che mi tiene ancora ancora(ta) alla terra, alla mia...
E l'odore di assenza che mi accoglie non mi alleggerisce, nonostante borse e valigia siano posate a terra...
La stella di Natale che aveva superato Pasqua ed attendeva un nuovo Natale non ha retto alla calura e a niente è valso il pieno di acqua prima della partenza... Ora l'unica foglia ancora viva, prima di esalare l'ultimo alito di vita, punta il dito contro di me e mi accusa di abbandono...
Apro il frigo illudendomi che, senza di me, si sia riempito da solo... Vana illusione! Un malinconico pomodoro, dimenticato e rinsecchito, dimostra il mio stesso entusiasmo...
Fuori dalla finestra nuvole e pioggia d'agosto fanno festa per il mio arrivo...
Mi ricordo che questa è l'estate del nord e mi dimentico del pigiama leggero del sud...tiro fuori la trapunta e metto via per quest'anno le notti di cicala e di finestre spalancate...
Spengo le luci e chiudo gli occhi...
Bentornata a casa...

venerdì 6 agosto 2010

If....


Se potessi pulirmi l'anima dai graffi come fa l'acqua di mare con le orme sul bagnasciuga...
Se riuscissi a legare il mio cuore ad una cordicella e farlo volare in alto come un aquilone sulla spiaggia...
Se cercassi di togliermi di dosso il peso che ho, come con la sabbia sulla pelle, tuffandomi nelle onde....
Se potessi prendere per mano il mio sogno e portarlo a passeggiare sulla riva del mare come fanno gli innamorati...
E se l'odore della salsedine diventasse profumo di complicità, se il rumore della risacca fosse musica di sottofondo, se il sapore del sale sulle labbra fosse come zucchero filato che si scioglie ed appiccica... allora sì che questo mare di un giorno, che gioca con nuvole, sole e vento, sarebbe mare davvero...

lunedì 2 agosto 2010

Nata d'estate...


Sono nata d'estate, in una di quelle domeniche calde di cicale pigre e rumorose in cui il sole addormenta strade e pensieri...
Sono nata a casa, come la pasta fresca ed un ricamo sul lino, con la fatica e l'amore di chi crea... Casa povera, di cortile...i miei fratelli attorno al pozzo ad attingere coraggio per un arrivo che stringeva i denti dall'attesa a loro e dal travaglio a mia madre...
Nascevo mentre le spiagge erano affollate e la città deserta... nessuno ad attendermi, solo la mamma e la "mammana", le vacanze avevano chiamato tutti gli altri lontano da quel nido che mi accoglieva come pulcino sudato...
Nascevo di mattina, di buon'ora, per avere tempo davanti, per non fare in fretta, perchè sul mio arrivo ci fosse il sole e non le ombre scure della notte, per non nascondermi alla vita che era lì ad aspettarmi, per non dovermi nascondere mai...
Nascevo nel silenzio, anche di mia madre, che dava al mondo una figlia senza lamento...coraggio di donna che non ho ereditato, quello di mia mamma.
Si dice che chi nasce d'estate abbia il sole dentro... Non so se sia vero...
So che ho attraversato questi anni, ormai più quelli dietro di me che quelli davanti, non scansando mai la strada davanti a me, col volto sempre offerto alla luce, come un girasole... Ho cercato di non caricare questa vita di pesi d'animo che l'avrebbero costretta ad abbassare lo sguardo e la schiena, a ricordo di quella mattina di sole schietto, caldo e sincero...
Ed oggi, mi ritrovo a spegnere candeline e desideri, in questo giorno d'estate liquida che scivola addosso come olio caldo... in questa estate che pizzica del sale e della sabbia che non ho accarezzato... in una estate che è pesante di assenza e leggera di presenze...
E così mi sorrido nello specchio del bagno prima degli auguri, prima degli abbracci, prima del rumore di ogni compleanno... Sto con me e mi regalo questo sguardo che mi vuole bene e che mi mostra tutto l'amore che c'è dentro di me...
Del resto anche oggi il sole splende, anche oggi una madre, da qualche parte, sta dando al mondo un figlio, anche oggi il mare canta la sua risacca e poco importa che i miei piedi non siano lì, nel posto dove avrebbero voluto, dove avrebbero dovuto...