mercoledì 30 giugno 2010

La provvisorietà...

La scomparsa improvvisa di persone conosciute, di persone care, o semplicemente di personaggi noti, porta, spesse volte, a riflettere sul senso della vita. O meglio sarebbe dire, sulla precarietà della vita, dove per vita si intende il passaggio nel mondo terreno….
Usciamo di casa al mattino, preparandoci ad affrontare una giornata programmata nei minimi istanti: il lavoro, il pranzo, l’incontro con qualche amico, la spesa al supermercato, magari un salto al parrucchiere e poi la cena e il sonno… e non ci rendiamo conto che potremmo riuscire a fare solo qualcuna delle cose previste, o forse solo una, o forse nessuna…
Ghandi diceva: “Vivi come se dovessi morire domani, impara come se non dovessi morire mai”
Ed è vero!
Ci affanniamo, ci soffermiamo anche più del dovuto, su eventi, avvenimenti a cui, se sapessimo di dover morire a breve, non dedicheremmo un briciolo di attenzione… E invece rimandiamo al “poi” quello che arricchirebbe il nostro animo e il nostro pensiero, come, ad esempio, la lettura di un libro o una passeggiata nel bosco in compagnia di noi stessi…
Andiamo dietro a piaceri effimeri e momentanei che non ci soddisfano mai veramente, quando dovremmo, invece, dedicare le nostre attenzioni ed il nostro tempo alla cura di sentimenti genuini, sinceri, autentici...
Il problema è che queste considerazioni ci vengono in mente sempre quando, per un evento tragico, per una fatalità, ci troviamo davanti ad una perdita e veniamo assaliti da un forte senso di smarrimento, di impotenza... di provvisorietà, appunto…
Dopo, trascorso un pò di tempo, elaborato il senso di vuoto di cui siamo rimasti vittime, ci dimentichiamo dei buoni propositi e ci ributtiamo in quell’ingranaggio vorticoso che è la nostra vita, in cui c’è sempre meno tempo per il silenzio, per il guardarsi dentro, per quelle cose, insomma, che possono darle un senso più alto, più vero…

Il degrado e la purezza

Il degrado si ha quando la fisicità prevale sul valore, sul pensiero, sull'intelligenza.
Quando non si cerca più il valore della scoperta, ma soltanto la materialità, in quanto capace di scuotere la sensualità, evidentemente rischiamo di finire nella pura animalità.
D'altra parte cosa vuol dire casto? Trasparente, immacolato, puro. Il degrado a cui assistiamo è l'esatto suo opposto.
(Cardinale Ersilio Tonini)

giovedì 24 giugno 2010

Stasera sono così...

Un bacio vorrei avere
che s’involi lontano
con ali di airone rosa
oltre il cielo chiaro
un bacio che si posa
su labbra senza tempo
giungendo fino a te
in quel molo del cuore
dove s’infrange l’onda
di questo mare d’amore

Una mano vorrei avere
che rechi la carezza
la meraviglia perduta
al risveglio dal sogno
tepore dell’anima
e soffio di vento
che sfugge ai sensi
sensazione di me
che gonfia come vela
la gonna del desiderio


Salvarsi è solo spingersi più a fondo nella trappola, anzichè uscirne... Solo morire è uscirne....

lunedì 21 giugno 2010

A mia madre...


Cara mamma, oggi è il tuo compleanno e io ti scrivo queste parole che non posso dirti a voce, ma so che tu le sentirai anche da lontano, perchè le mamme hanno un modo tutto loro per ascoltare i propri figli...
I tuoi anni sono tanti, e pesano non poco sulle tue fragili spalle, ma io ti guardo e vedo ancora la donna giovane e forte che mi pettinava i capelli; penso ai tuoi occhi azzurri che, se oggi sono appannati dal tempo che crudele lascia i segni del suo trascorrere, sanno ancora avvolgermi di tenerezza; immagino le tue mani, oggi segnate dal lavoro e dalla fatica, e le sento ancora morbide sul viso, nell'ultima carezza prima di prendere sonno...
Penso alla tua fragilità di oggi e mi ricordo della tua forza nel guidarmi con discrezione e saggezza nelle scelte da fare; vedo le tue paure, comuni a tutte le persone anziane e non posso non pensare al coraggio che ho visto in te in mille occasioni.
Oggi, che io sono più tua madre che tua figlia e tu sei più mia figlia che mia mamma, io vorrei poterti dare anche solo un briciolo di quello che mi hai dato da quando ho respirato per la prima volta fuori di te, fino a questo respiro di adesso, ma so che non potrò mai ripagare le tue notti insonni per me, la tua preoccupazione per quando ero malata, la tua ansia per le prove che dovevo superare, la tua gioia per le mie conquiste, il tuo dolore per ogni mio dolore...
Io posso solo volerti bene e tutto il mio bene non sarà mai la metà del tuo per me.
Vorrei seminare di fiori colorati il tuo cammino e vederti sorridere serena ogni momento.
Buon compleanno, mamma, con tutto l'amore che ho!

domenica 20 giugno 2010

Rientro dal weekend...

Grazie ad una vecchia amica e ad un nuovissimo amico, ho trascorso un bellissimo fine settimana a Genova, città che non avevo mai visitato. Il tempo non era dei migliori, ma in compenso la compagnia era ottima...
In poche ore ho fatto tantissime cose: ho incontrato Paolo Curtaz, ho visitato una città affascinante nelle sue contraddizioni, ho conosciuto un nuovo amico e la sua piccola cuccioletta, ho rivisto con gioia una cara amica... Che varietà di emozioni!!
E' incredibile come gli amici, quando sono veri, sappiano scaldarti il cuore. Poco importa se non li si vede per lungo tempo, poco importa se le vicende della vita ne separano le strade e li portano in posti solo fisicamente lontani l'uno dall'altro... Basta un incontro di occhi, un abbraccio sincero, un sorriso e si ritrova quella intimità, quella complicità, quello "stare bene" che ti fa sentire "a casa".
E allora anche se piove e fa freddo, anche se l'estate non vuole arrivare, come se le stesse stagioni risentissero di un affanno interiore dell'anima, di una fatica dolorosa che impedisce lo sbocciare di nuovi germogli, è bello sentire la consolazione che ti dà il condividere il peso e la leggerezza di questa vita.
Una vita, che nonostante le delusioni, nonostante la difficoltà di affrontarla ogni giorno, chiede e merita di essere vissuta, fosse anche solo per questi "incontri", a volte cercati, a volte capitati, che ci danno la misura di non essere soli, di essere invece stati creati per la relazione con l'altro, con un fratello, un amico, un qualcuno mandato sul nostro cammino per aiutarci a capire chi siamo.

domenica 13 giugno 2010

Pensieri di domenica....

Sbattere contro la verità ha lo stesso effetto che sbattere contro un muro a tutta velocità: sei dolorante, ferita, confusa, spaventata, senza fiato...
E si può reagire in due modi: con rabbia, prendendo a calci quel muro, infierendo fino a che non crolli, oppure con disperazione, urlando, piangendo, consumandosi il cuore...
In entrambi i casi il nostro dolore non passerà...
In realtà l'unica cosa che bisogna fare è accettare la verità, e rendersi conto, che in fondo, nella parte più nascosta della nostra anima, quella verità la conoscevamo da tempo e, forse per paura, forse per amore, o semplicemente per ingenuità, abbiamo fatto finta di non vederla, mentendo a noi stesse.
E se noi mentiamo a noi stesse, prima o poi qualcuno ci mentirà. E la bugia che ci dirà sarà solamente quella che noi ci siamo raccontate per anni.
Quello che dobbiamo fare, invece, è, più che innamorarci di una bugia che non ci potrà corrispondere mai, è innamorarci di noi stesse, amarci come nessuno ci potrà amare mai, dobbiamo rispettarci, volerci bene, proteggerci e difenderci, perchè nessuno lo farà mai per noi.
Dobbiamo prendere in mano la nostra vita e "trascinarla in alto", dove c'è aria pulita, dove c'è luce, lontano da quel fango in cui, chi non ci ama, vive e vorrebbe farci vivere.

sabato 12 giugno 2010

venerdì 11 giugno 2010

Work in progress...

...e dopo 4 ore di smanettamento sui tasti del mio PC, con la voglia di modificare, di aggiungere, di togliere, di cambiare questo o quello, non ho cambiato quasi niente in questo mio diario...
Forse perchè, al di là dei banner, dei modelli di template, dei colori di sfondo e di altre diavolerie varie, il mio "bloggino" mi piace così com'è, per ora!
Rispecchia quella che sono in questo momento: con la voglia di cambiare, ma non di stravolgere... con la voglia di rinnovare, ma senza annullare quello che c'è stato e che c'è ancora...
Del resto i cambiamenti non sono mai facili...specie quando si è costretti a farli!
Ci si crea un mondo, lo si abita, si pensa che potrà accoglierci per sempre e poi succede qualcosa che smantella tutto, che rade al suolo le speranze, le attese...
E allora si è chiamati a rimettersi in gioco, a riprogrammare tutta un'esistenza andando ad attingere a risorse che non si è neppure sicuri di avere.
Prendendo a prestito le parole di un libro che amo molto, mi viene da dire: "E' finita l'eternità. Ora è cominiciato il tempo che dura momenti".

giovedì 10 giugno 2010

Un nuovo viaggio...

...perchè quando finisce un viaggio, si ha voglia e bisogno di cominciarne un altro. Magari su strade sconosciute, che mettano alla prova il nostro coraggio e facciano emergere quelle possibilità che neanche sappiamo di avere.
I compagni di viaggio vengono e vanno... c'è chi ci accompagna per un breve tratto e chi per tragitti più lunghi... c'è quello con cui, camminando, diventiamo grandi e c'è quello che diventa grande camminando con noi... c'è chi ci resta accanto per sempre e c'è chi ci lascia soli lungo la strada, voltandoci le spalle, senza neanche dirci addio...
Ed è per questo che, oltre a Dio, l'unico compagno di viaggio che non mi lascia mai, sono io...
Questo diario (non mi piace chiamarlo blog) è il mio nuovo viaggio, in compagnia di me... La valigia è fatta e il biglietto è pronto... si parte e ...buona strada!!!!